La pratica di oggi è dedicata al tempo di quaresima che inizia proprio il 22 febbraio. Si tratta di una pratica pensata per cercare dentro di noi un contatto con un approccio essenziale e semplice alla quotidianità, simile a quello a cui il tempo di quaresima ci invita.

È una pratica adeguata per qualsiasi fase della vita in cui si voglia ripristinare una semplicità compromessa dagli stimoli e dalle tensioni del quotidiano. 

Nella visione cristiana la Quaresima viene vissuta come un periodo di punizione, mortificazione e rinunce.

In realtà è molto interessante osservare che anche l'Ayurveda in questo periodo ci fa un'invito molto chiaro a cercare uno spazio interiore di "dieta" nel senso etimologico e antico del termine.

Anticamente questa parola non aveva a che fare con il cibo ma aveva a che fare con tutta l'esistenza e nella quaresima si apre per noi la possibilità di immaginare di eliminare qualcosa che appesantisce la nostra quotidianità prendendosi un piccolo impegno di cura con noi stessi. 

Cosa potremmo fare in questi giorni che precedono l'arrivo della primavera per viverli in una maniera più sana e salubre per il nostro corpo e il nostro essere? 

Forse evitare qualche alimento che ci appesantisce, forse solo esporsi un po' meno a certi stimoli insistenti, forse essere un po' più accorti nei confronti degli impegni che abbiamo e prenderci un po' più di tempo per noi. 

Per rinascere dobbiamo morire a ciò che è inutile e lasciar andare le vecchie memorie.

Ricercare l'essenzialità è la prima forma di cura per noi stessi, prima di aggiungere nuove cose dobbiamo tirare fuori dal cassetto quello che non serve.