#12 Lezione 10 aprile: Il saluto alla vita
La primavera è innanzitutto un ritorno alla vita, il tempo in cui qualcosa che era sopito, addormentato, si risveglia.
I processi naturali, congestionati in inverno, grazie al calore si riattivano, è proprio il caldo il motore di tutti i processi vitali che esplodono letteralmente dentro di noi e fuori di noi nella danza caotica del pulsare della vita.
L'orologio dell'esistenza riparte e con lui anche la consapevolezza che tornare alla vita è bello, è apertura, è giocosità, ma è anche accogliere che tutte le cose trascorrono e non sono eterne.
La stagione che è simbolo di vita ha come controparte la caducità, l'eterno mutamento ed è proprio in primavera che sanciamo il patto con l'esistenza: se accettiamo di vivere dobbiamo accettare anche il fatto che tutto passi.
La primavera ci ricorda che la vita esplode ciclicamente dopo la morte, ma che questa esplosione di vita è un ritorno inesorabile ad una nuova fine, e ad un nuovo inizio.
Questo è il paradosso della condizione umana: dobbiamo lasciare andare qualcosa a mano a mano che conquistiamo qualche istante di vita in più.
Non ci resta che danzare con il flusso della vita, lasciarci trasportare leggeri senza resistere.
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