APPROFONDIMENTO EXTRA | L'importanza di ESSERE Fermo

Uno degli esercizi che consiglio, molto semplice e molto essenziale, però di grande impatto, che consiglio spesso per sviluppare l’abilità di disegnare una traiettoria consapevole della propria vita, consiste nel sperimentare una condizione interiore che io chiamo essere fermi.

C’è una frase che mi ha colpito molto che ho trovato nei social che diceva più o meno così, diceva: ”i bambini imparano prestissimo una lezione di fondamentale importanza, e la imparano giocando ai video giochi e questa lezione è che niente li ucciderà più rapidamente che non il fatto di stare fermi”. Cioè nei videogiochi se tu ti fermi accade qualcosa nel programma in cui ti cercano, vengono a cercarti, in un gioco ad esempio di interazione, in un gioco di corsa di macchine, comunque avviene qualcosa in quel videogioco per cui se tu ti fermi ti uccidono e i bambini imparano proprio attraverso questa dinamica come muoversi, come essere in costante frenesia, in costante ricerca. Questa da un lato è stimolante sicuramente perché ci insegna come stare in un flusso, come scorrere attraverso tutti gli avvenimenti, ma dall’altro è molto limitante e non sto parlando, non sto insistendo sul fatto di insegnare ai bambini o agli adulti a stare fermi, che può invece essere associato ad una sensazione di immobilità, di castrazione, di incapacità di esprimersi, ma proprio allo stato di essere fermi.

L’essere fermi è un qualcosa che chi medita e chi è sviluppato, avanzato nel processo di meditazione conosce molto bene come stato; è un momento in cui tutto il mondo si ferma o meglio tu ti fermi e lasci che il mondo scorra davanti a te, senza più aderire, senza più definirlo, giudicarlo, semplicemente lo osservi da un punto di vista distaccato, da un punto di vista trascendentale.

Questo dà un enorme vantaggio, questo essere fermo mentre l’uragano scorre tutto intorno a te, entrare nel centro di questo uragano, di quiete assoluta e osservare senza più entrare in quelle dinamiche ci dà un vantaggio straordinario perché ti permette di osservare tutto ciò che normalmente ti assorbe, con il quale ti identifichi, che ti fa soffrire che ti decentra o che ti esalta, poterlo guardare, osservare, ascoltare, comprendere da una prospettiva completamente nuova nella quale non vi è identificazione.

In questo essere fermi ti rendi conto molte volte che sei fagocitato dal fare, che per poter esistere, che per poterti realizzare sei dipendente da questo fare, da questo eccesso di fare, che più fai e più accumuli e più stai bene.

Questo è un falso codice, è un falso mito ed è un mito che dobbiamo sfatare e si sfata semplicemente attraverso l’esperienza, esperire la condizione interiore di essere fermi.

Quella condizione interiore in cui ti siedi, chiudi gli occhi e respiri profondamente e semplicemente ascolti...

...ascolti tutto ciò che accade dentro e fuori di te, senza più aderirvi senza più seguire gli stimoli, senza più reagire a quegli stimoli, da uno stato di quiete assoluta, dal centro esatto dell’uragano.

Questa qualità, l’abilità di essere fermo e basterebbero cinque minuti di pratica ogni giorno per poterla sviluppare, nel silenzio, nell'attenzione al respiro e nella presenza.

A poco a poco puoi notare come questa abilità, questa profondità, questo essere, si manifesta e fiorisce.

È un’abilità che ti dà un estremo vantaggio nella capacità di orientare consapevolmente il disegno della tua vita.

Ci sono dei momenti in cui dobbiamo non fermarci, ma in cui dobbiamo essere fermi ed essere fermi vuol dire semplicemente stare nel punto esatto che rappresenta il centro dell’uragano.

Dove vi è la quiete assoluta e da lì osservare noi stessi e la vita.

Ecco questa esperienza è un pilastro, un pilastro nella traiettoria della vita di una persona e fa la differenza perchè crea le basi per poter fare incisivamente la differenza nelle situazioni, in tutto ciò che esprimiamo di noi.


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